Destino

ASANA LEGENDS

“È destino!” Molto spesso questa affermazione è sinonimo di fatalismo, di un percorso segnato che doveva verificarsi a prescindere, un insieme di circostanze esterne che determinano le nostre possibilità: “eh, avrei voluto, ma non era destino!”. Nella simbologia indù il simbolo del destino è quello del cappio, pasa (da cui pasasana, la posizione del cappio). Il simbolo sembrerebbe andare nella stessa direzione, per cui il destino lega, annoda, impicca la vita del singolo a qualcosa di altro rispetto al volere e all’agire. In realtà però la concatenazione, il nodo, è esattamente al contrario: non è il destino che determina l’agire, ma è l’agire che determina il destino. Il desiderio causa l’azione, che genera una reazione, la quale determina le circostanze di vita che costituiscono il destino di ognuno. La legge del Karma è responsabilizzante e Yama, deva della morte, armato del cappio che incarna il destino, ci rende artefici delle nostre vite: possiamo pure dare la colpa al fato, ma è sempre nostra la scelta di “impiccarsi con le proprie mani”.

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