YOGA FOR NERDS – Yoga e spiritualità

Molto spesso lo Yoga viene interpretato come una disciplina “spirituale”, come se la spiritualità gli conferisse un valore aggiuntivo, come se fosse proprio questo aspetto ad evidenziare che “lo Yoga non è solo ginnastica”. Se però sposiamo questa visione, questo implica un’interpretazione dell’essere umano che ha uno spirito, un’anima, come qualcosa di altro rispetto al corpo, andando a creare una suddivisione in parti in cui solitamente ci mettiamo anche la mente (che poi se HO un corpo, una mente, uno spirito, chi SONO? Chi è questo soggetto altro che HA?), componenti suddivise tra loro e che hanno anche una specie di graduatoria di importanza.

Risalendo alle origini della disciplina, mi ha colpito molto leggere testi e interpretazioni totalmente differenti, in cui più che una salvezza dello spirito da tradurre come unione trascendente con il divino, si ricerca un metodo per stare meglio nel reale, nel mondo, nel presente.

L’abitudine molto devota di ritenere l’essere umano suddiviso in parti è sicuramente opinabile, e forse quando si afferma che lo Yoga è una disciplina non solo fisica, ma anche spirituale, dovremmo tenere presente che questo si basa su una suddivisione aprioristica e contestabile. E talvolta anche rischiosa perché tende a rimandare la felicità a ciò che è fuori dal reale, un bene “superiore”, “divino”, “intangibile”. Siamo davvero sicuri che tutto questo sia necessario allo Yoga? E che lo renda più autentico? 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *