ASANA LEGENDS – Ganesh
Shiva era lontano da casa da un po’, un paio di millenni più o meno, e Parvati, sua sposa, cominciava a sentirsi sola e così creò Ganesh, suo figlio. L’incontro con Shiva quando tornò a casa non fu dei migliori: Ganesha sorvegliava l’ingresso mentre Parvati faceva il bagno e non riconoscendo Shiva gli impedì l’accesso. Shiva che nonostante lo Yoga e la meditazione, perdeva la pazienza con una certa rapidità, lo decapitò.
Parvati non la prese benissimo e quindi Shiva andò a cercare una nuova testa per Ganesha e fu un saggissimo elefante che gliela offrì. Ganesha è il guardiano del cancello, della soglia, in questo mito colui che impedisce l’accesso, un ostacolo. Ma è anche l’archetipo dei nuovi inizi, il buon augurio per ciò che comincia. Se Ganesh mudra sembra creare un cancello davanti al cuore, Ganapati Asana (Ganapati è un altro nome di Ganesh) porta gli avambracci dietro la schiena lasciandoci scoperti, come un cancello che si apre. Mi piace pensare a Ganesh come ostacolo che diventa possibilità, come inizio che è superamento di un limite.